“Noi&UniCredit”: UniGens c’è!

Nell’ambito di “Noi&UniCredit”, l’accordo di collaborazione fra UniCredit e 14 Associazioni dei Consumatori di rilevanza nazionale, la Banca sta realizzando un progetto con Cittadinanzattiva dedicato alle Aree interne.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di rafforzare la digitalizzazione, la consapevolezza finanziaria e l’imprenditorialità delle aree del paese significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità).

Tali aree, in Italia, rappresentano in termini quantitativi la maggioranza dei Comuni (il 52%), coprono circa il 60% della superficie territoriale e ospitano il 22% della popolazione nazionale.

Non solo non si possono quindi considerare una realtà isolata o marginale, ma, anzi, connotano l’assetto morfologico, sociale, economico, ambientale e culturale del nostro Paese.

Sono caratterizzate da un aumento del livello delle disuguaglianze, tanto nella possibilità di accedere ai servizi quanto nella qualità dei servizi offerti, in particolare per quanto riguarda salute e istruzione e sono penalizzate da un divario digitale significativo e dalla dismissione progressiva dei servizi a rete, non ultimi sportelli bancari e uffici postali.

A fronte di questi fattori di debolezza, vi sono numerosi aspetti e tratti distintivi che rendono queste aree un vero patrimonio per l’Italia, proprio per questo il Ministero per la coesione dal 2012 ha avviato la “Strategia nazionale delle aree interne” (www.programmazioneeconomica.gov.it/2018/08/21/strategia-nazionale-delle-aree-interne/) con l’obiettivo, da un lato di adeguare la quantità e qualità dei servizi di istruzione, salute, mobilità (cittadinanza) e dall’altro di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di queste aree, puntando anche su filiere produttive locali, prevedendo stanziamenti per oltre 90 milioni di euro.

L’idea progettuale parte dall’esperienza maturata da Cittadinanzattiva nello svolgimento di numerose iniziative di sostegno a soggetti in condizione di debolezza in queste aree quali ad es.:

  • Progetto integrato di tutela, che prevede la creazione di oltre cento punti rete in tutte le Regioni del nostro Paese per fornire servizi di assistenza e interventi di prossimità
  • Audit civico, per la valutazione dei servizi pubblici, con l’obiettivo di trovare modalità condivise fra istituzioni e cittadini per l’individuazione di criticità e la realizzazione di azioni di miglioramento
  • Progetti di “dialogo” fra istituzioni e cittadini, miranti a rendere le comunità protagoniste nei propri territori, sia in termini di rilevazione di bisogni sia in termini di ricerca delle soluzioni (Dialogo in Toscana, La sanità invisibile in Piemonte)
  • Campagna di advocacy e comunicazione #diffondilasalute, che ha l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze fra le aree interne e il resto del Paese per quanto riguarda l’offerta di salute e servizio sanitario
  • Campagne di sensibilizzazione/di offerta di servizi, come lo screening oncologico, in aree poco collegate del Paese, facendo leva sull’attivazione delle reti locali di supporto, per esempio quella delle farmacie rurali.

Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:

  • Monitoraggio dei bisogni delle comunità: i cittadini sono coinvolti nella costruzione della mappa dei loro bisogni/difficoltà oltre che nella ideazione delle eventuali soluzioni

  • Creazione di una rete di facilitatori: dopo un’adeguata formazione sui temi bancari e finanziari (moneta elettronica, servizi di pagamento digitali, banca multicanale, accesso al credito, etc.), i giovani che risiedono nei territori interni, che fungeranno da collante tra le giovani e le vecchie generazioni, diventeranno il punto di riferimento per i residenti, in particolare per i servizi bancari. I facilitatori avranno il compito di mettere in rete i residenti, raccogliendo criticità, necessità da rappresentare ad aziende ed enti, fornendo al contempo informazioni di primo livello e cercando di trovare soluzioni ottimali alle eventuali criticità emerse. I facilitatori opereranno all’interno di presidi già esistenti sul territorio (farmacia, ufficio postale, ufficio comunale etc.) in giorni e orari prestabiliti
  • Formazione ed educazione digitale e finanziaria

Saranno organizzati (aggregazione a cura dell’Associazione):

  • seminari di educazione digitale rivolti alle generazioni anziane
  • seminari di educazione finanziaria e sviluppo dell’autoimprenditorialità rivolti ai cittadini residenti nelle aree interne e limitrofe, che eventualmente fanno parte di una rete di comuni, individuate in modo da favorire l’integrazione e la divulgazione di conoscenze utili a garantire lo sviluppo del territorio.

In considerazione delle finalità del progetto, che mira a contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva e si rivolge a fasce vulnerabili della popolazione, UniGens è stata invitata a  collaborare alla realizzazione del progetto, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legati sviluppo della cultura finanziaria e imprenditoriale nei territori che saranno oggetto del progetto

Per quanto ci riguarda, ci sono state assegnate tre aree geaografiche nelle quali sviluppare il progetto:  Matese, Alta Carnia, Valnerina.

Al momento sono in corso alcune attività sull’area Matese, di competenza della Region Sud, e presto seguiranno le altre.

Vi terremo aggiornati su tutte le novità legate a questo interessante progetto.

 

Fonte UniCredit